Luna e destino: riflessi astrologici nella vita di ieri e di oggi

luna ieri e oggi
Per millenni, gli esseri umani hanno vissuto in profonda armonia con i diversi ritmi della natura. Il loro scopo primario era di assicurarsi la sopravvivenza. Con i loro occhi osservavano attentamente l'ambiente circostante, tenendo conto dei giorni, dei mesi e delle fasi della luna, che poi utilizzavano per soddisfare i propri bisogni.

Molti degli antichi documenti che ci sono pervenuti, nonché reperti archeologici di una certa rilevanza, testimoniano quanto l'osservazione della luna, e il calcolo delle varie fasi della stessa, fossero importanti nel quadro valoriale dei nostri antenati. Tutto questo non era dovuto solo a un mero desiderio di soddisfare la propria curiosità, ma alla volontà di sfruttare al meglio la conoscenza degli influssi lunari in particolari periodi di tempo.

Fu così che cominciarono a svilupparsi i primi calendari lunari.

Il calcolo del percorso e delle fasi della luna servirono a prevedere determinati fenomeni naturali, come le maree, i cambiamenti climatici, ecc. Si registrarono impulsi che solo in determinate occasioni esercitavano una misteriosa forza sulla natura, sugli esseri umani e sugli animali, e che si ripetevano periodicamente con una certa regolarità.

Gli antichi si resero conto che quando c'era la luna nuova o piena, calante o crescente, primo quarto o ultimo quarto, condizionava in modo significativo la vita sulla Terra, decretando il successo o il fallimento della caccia, della semina, del raccolto, dell'immagazzinamento del cibo e perfino della salute, soprattutto nelle eclissi.

Per fortuna, i nostri antenati ci hanno trasmesso le loro conoscenze e le esperienze. Grazie a queste conoscenze, infatti, i nostri contadini sanno qual è il periodo migliore per trapiantare, seminare, potare e concimare. Per non parlare di alcune festività legate al ciclo lunare, come la Pasqua cristiana, che si festeggia la domenica seguente alla prima luna piena successiva all'equinozio di primavera, condizionando anche altre feste mobili come il Carnevale che precede il Mercoledì delle Ceneri, l'Ascensione e la Pentecoste.

Oggi, le persone hanno meno bisogno di sapere tutto questo. Una delle ragioni destinate a portare al declino questa conoscenza è la tecnologia, che riesce a dare una "spiegazione" a ogni problema della vita quotidiana, per cui l'osservazione e lo studio dei ritmi naturali diventano superflui.

Un esempio di oblio degli antichi metodi di calcolo astronomico può essere dato dal telefono cellulare che, oltre alle previsioni del tempo, ci dà l'ora esatta, e, quindi, non abbiamo più motivo di osservare la posizione del sole. Di conseguenza, trascurando la percezione diretta delle forze che ci governano, le regole e gli insegnamenti che ne derivano finiscono per perdere il loro valore.

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